Periodo di Prova – Come Funziona
Il periodo di prova è uno strumento molto utilizzato, permette infatti al datore di lavoro e al dipendente di valutare il rapporto di lavoro.
L’azienda può capire meglio quali sono le competenze del lavoratore mentre questo ha la possibilità di valutare la convenienza a lavorare all’interno dell’impresa.
Il periodo di prova è disciplinato dall’art. 2096 del codice civile e dall’art. 4 del Regio Decreto Legge n. 1825/1924, deve essere in forma scritta altrimenti è nullo e il rapporto di lavoro si trasforma in definitivo.
Durante il periodo di prova, il lavoratore deve avere lo stesso trattamento che riceverebbe in caso di assunzione definitiva, questo significa che deve avere gli stessi compiti dei lavoratori che sono assunti e che hanno la stessa qualifica.
La durata massima del periodo di prova è stabilita dal CCNL di riferimento, la durata è anche influenzata dall’inquadramento del lavoratore e quindi per determinarla è necessario consultare i vari contratti.
Il recesso dal periodo di prova può avvenire da entrambe le parti senza obbligo di preavviso e senza necessità di pagare un’indennità sostitutiva.
Nel caso in cui sia stata stabilita una durata minima, le parti possono eseguire il recesso solo dopo la scadenza del termine stabilito a meno che non si verifichi il licenziamento per giusta causa di cui abbiamo parlato in passato.