Contratto di Apprendistato Professionalizzante – Retribuzione e Informazioni

Il contratto di apprendistato professionalizzante si può stipulare con i datori di lavoro che appartengono ai vari settori produttivi, avendo la possibilità di assumere i ragazzi come degli apprendisti che devono però essere in possesso di un titolo di studio che abbia una qualifica professionale.

Per poter stipulare un contratto di apprendistato, la fascia d’età adatta per poter beneficiare dell’adeguata istruzione formativa, va dai 16 ai 18 anni mentre per colore che vogliono stipulare un contratto che sia professionalizzante, devono rientrare nella fascia d’età che va dai 18 ai 29 anni.

Mediamente la durata di un contratto di apprendistato non deve superare i 6 anni, come detta la legge 133/2008, altrimenti il datore di lavoro potrebbe incontrare delle severe sanzioni. Un’impresa, per poter assumere dei dipendenti con un contratto di apprendistato, deve prima tenere in considerazione il numero di dipendenti che sono già presenti all’interno del proprio organi, da un minimo di uno ad un massimo di tre lavoratori qualificati, l’azienda potrà assumere fino a tre apprendisti mentre da un minimo di tre lavoratori l’azienda assumerà un numero di apprendisti pari a quello dei lavoratori presenti nell’organico.

L’articolo 54, comma I, d lgs 276/2003, prevede che anche l’apprendista benefici di una retribuzione anche se essa deve esser contenuta, in quanto non essendo specializzato, viene inserito nelle categorie di due livelli inferiori rispetto a quelli che corrispondono alla mansione che essi svolgono. La frequenza che il contratto di apprendistato impone è di 120 ore medie annue di corsi che si svolgeranno esternamente all’azienda, ore che devono essere regolarmente retribuite.

Per poter lavorare, colui che viene assunto con il contratto di apprendistato, deve esser affiancato da un tutor che è la figura che ha l’importante compito di affiancare l’apprendista insegnandogli le giuste competenze per poter eseguire correttamente l’esercizio dell’attività lavorativa che gli è stata assegnata